Una nuova visione del saper fare, saper pensare, saper essere
Anche quest’anno i Consulenti del Lavoro per il Sociale hanno voluto incontrare coloro che, come i ciechi della parabola, non hanno ancora visto il mondo del lavoro o ne hanno potuto percepire solamente rappresentazioni indirette e a volte distorte. Il gruppo cui si è cercato di dare una visione sincera e gentile, ma al contempo rigorosa e rispettosa delle regole di questo mondo del lavoro, è un gruppo di ragazzi e ragazze di III, IV e V dell’ITT e Liceo linguistico Gentileschi di Milano.
Come per i due anni precedenti i Consulenti del Lavoro si sono ritrovati nelle aule scolastiche per aiutare gli studenti a comprendere quelle conoscenze e competenze che la scuola ha proposto con un approccio didattico che ora si arricchisce con l’esperienza pratica.
Lo Studente, attore principale di questo progetto:
È stato formato sugli aspetti legali e disciplinari inerenti al rapporto di lavoro, sia esso autonomo che subordinato:
Ha ricevuto informazioni e spiegazioni, anche con laboratori pratici interattivi, su come spendere le proprie conoscenze ed apprenderne di nuove;
Ha appreso la differenza tra “dimostrare di conoscere” la Scuola e “risolvere un problema”, il Lavoro.
Ha preso conoscenza dell’importanza della dimensione relazionale/comunicativa nello svolgimento della prestazione lavorativa.
I Ragazzi, utilizzando una convincente metafora sportiva, hanno ben compreso come non sia possibile praticare uno sport di squadra senza conoscere il relativo regolamento e quindi come non sia possibile essere protagonisti del mondo del lavoro senza conoscere le norme che lo regolano, diritti sì ma soprattutto i doveri che ha il prestatore di lavoro.
Per leggere l’articolo pubblicato dalla Commissione per il Sociale del Centro Studi della Fondazione Consulenti del lavoro clicca qui.