FORUM DONNE & CDL: IL RUOLO DELLA ASSOCIAZIONE NEL SUPPORTO ALL’EMPOWERMENT FEMMINILE
Lo scorso 1° giugno 2024 si è tenuto a Milano, presso la sede della Società Umanitaria, il Forum Donne, che ha affrontato il tema della parità di genere uomo donna; alle tavole rotonde si sono alternati Politici, Imprenditori, Manager, Liberi Professionisti alla quale ha partecipato anche Alessia Riva, Consulente del Lavoro e membro del Centro Studi e Centro Ricerche della Fondazione Cdl Milano.
Le tematiche chiave sono state affrontate anche sotto l’aspetto “Lavoro e Imprese”; in particolare, i Consulenti del Lavoro sono stati chiamati a confrontarsi, insieme ai rappresentanti di alcune associazioni di categoria, sul ruolo che le associazioni giocano nel supporto all’empowerment femminile.
Dal punto di vista della disparità, è emerso che nella nostra categoria, e più in generale nelle Professioni ordinistiche, la percentuale di occupazione femminile è uguale, o supera di poco, quella maschile; la discriminazione maggiore è legata da un lato alla percezione che ha il Cliente della qualità/quantità del lavoro femminile (sottovalutato rispetto al pari lavoro svolto dal Collega uomo), e dall’altro ai compensi professionali percepiti dalle donne, sempre sottostimati (ed infatti, come reso noto dall’ENPACL, il reddito delle Consulenti del Lavoro è inferiore di circa il 30% rispetto a quello dei Colleghi uomini); lo stesso dato emerge da una analisi della situazione attuale delle aziende Clienti degli Studi, in Lombardia.
Il panorama presentato dalle associazioni di categoria non si discosta di molto, rispetto a quanto evidenziato. Purtroppo, secondo tutti i partecipanti, resta la maternità e la funzione di madre e caregiver la barriera più importante all’avanzamento professionale delle donne.
Gli strumenti messi in campo sono svariati, e ci sono state proposte concrete per attuare politiche e azioni volte a ridurre il divario e promuovere una parità sostanziale in Italia; dal welfare orientato alla famiglia (voucher asili nido-baby sitting), alla concessione di smart working, dalla riduzione dell’orario, alla inclusione effettiva in percorsi di crescita professionale (ad es. riunioni in cui sia resa fattibile ed effettiva la partecipazione alle lavoratrici).
ENPACL per esempio sta orientando la propria azione anche sulla maggior tutela del periodo di maternità, ampliando i sussidi.
In tal senso, la Regione Lombardia sta sviluppando un nuovo sostegno rivolto alle donne che devono rientrare nel mondo del lavoro dopo una maternità o un periodo da caregiver, e relativo a servizi di baby sitting/badanti.
Più in generale, dagli interventi della giornata, Imprenditori, Professionisti, e Donne del fare, concordano sul fatto che il cambiamento derivi principalmente dalla consapevolezza e dalla cultura. Solo con l’indipendenza economica, la donna può essere libera; solo con percorsi che uniscano scuola, famiglia, società, imprese, allo scopo di sviluppare conoscenza e opportunità, sarà possibile agire concretamente.